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    Rinnova gli infissi con il Bonus barriere architettoniche 2023

    18 settembre 2023

    Il bonus barriere architettoniche e infissi è un’agevolazione promossa dal Governo italiano per migliorare la mobilità e rendere agevole la vita domestica, con un occhio di riguardo ai portatori di disabilità e agli anziani.  

    In particolare, l’agevolazione riguarda l’abbattimento di tutti quegli ostacoli presenti negli edifici e nelle abitazioni che rendono più complessa la mobilità delle persone aventi scarsa o ridotta capacità motoria, sia essa temporanea o permanente.  

    Un sostegno che è entrato in vigore dal 1°gennaio 2022 e che l’ultimo Bilancio ha voluto estendere fino a fine dicembre 2025, chiarendo anche un importante aspetto della sua possibile applicazione, ovvero l’ammissibilità degli interventi anche in assenza di persone disabili o di over 65. 

    Nello specifico, l’agevolazione consiste in un bonus del 75% per le spese relative all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici e nelle abitazioni già esistenti, regolamentato dal DM 236/1989 che ne determina i requisiti e i criteri progettuali da rispettare per poterne usufruire, fornendo inoltre una definizione chiara di barriere architettoniche

    Queste ultime vengono identificate con: 

    - Ostacoli fisici, ovvero qualsiasi ostacolo che possa mettere in difficoltà la mobilità e l’accessibilità, in particolar modo delle persone affette da disabilità temporanea o permanente; 

    - Ostacoli per l’utilizzo di attrezzature o componenti; 

    - La mancanza di segnalazione per l’orientamento e la segnalazione di pericolo per persone con disabilità. 

    In accordo con il D.M. 236/1989, le tipologie di interventi ammessi dal bonus prevedono: 

    - La rimozione delle barriere architettoniche (sostituzione di scale e ascensori, inserimento di rampe o piattaforme elevatrici); 

    - Automazione degli impianti tecnologici per l’eliminazione di eventuali ostacoli (citofoni, ascensori, impianti elettrici); 

    - L’installazione e la posa di nuove finiture (infissi e serramenti, pavimenti e porte). 

    Vogliamo sottolineare che questo bonus può essere cumulato con altre agevolazioni fiscali previste per gli stessi interventi, oltre a concorrere per il miglioramento la classe energetica dell'edificio, portando ad un ulteriore risparmio fiscale grazie alla detrazione del 65% prevista per gli interventi di riqualificazione energetica.  

    L'applicazione del bonus alle finestre

    Come già anticipato, la ristrutturazione o la sostituzione degli infissi per ottimizzare la mobilità e rendere agevole la vita domestica rientra nell’ambito della detrazione fiscale, insieme a tutte le spese necessarie per ultimare l’intervento. 

    Il D.M. 263/1989 prevede, infatti, misure e caratteristiche specifiche per ogni tipologia di infisso. Nel caso delle finestre, il regolamento prevede che le maniglie devono essere montate a un’altezza compresa tra i 100 e i 130 cm (di solito 115 cm), la traversa inferiore deve avere un bordo arrotondato per scongiurare il rischio di incidenti, mentre le portefinestre devono essere aperte esercitando una pressione massima di 8 kg. Per le porte finestre, invece, l'altezza della maniglia è compresa tra 85 cm e 95 cm da terra.

    L'applicazione del bonus alle porte interne

    L'applicazione del bonus per le barriere architettoniche alle porte interne prevede la detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare le porte interne che non rispettano le caratteristiche minime di accessibilità, come ad esempio una soglia troppo alta o un passaggio troppo stretto. 

    La detrazione spetta sia per la sostituzione delle porte già presenti nell’immobile con porte a battente o scorrevoli a norma, sia per l'eliminazione della soglia o la creazione di un'area di manovra su misura per l'accesso con la sedia a rotelle. 

    I criteri di progettazione per l’accessibilità delle porte interne prevedono che il vano della porta e gli spazi circostanti siano complanari e dimensionati per consentire gli spostamenti con la sedia a rotelle, ammettendo lievi dislivelli. 

    Le porte devono consentire un’apertura agevole da entrambi i lati, prediligendo soluzioni come porte scorrevoli, a libro o rototraslanti, oltre all’installazione di maniglie ad un’altezza compresa tra 85 e 95 cm per una migliore accessibilità.  Per quanto riguarda le ante delle porte, il D.M. 263/1989 prevede una larghezza inferiore a 120 cm e vetri posizionati ad almeno 40 cm dal pavimento.


    Chi può usufruire del bonus?

    Al bonus possono accedere proprietari o condomini di immobili privati esistenti, inquilini e comodatari, purché abbiano l’autorizzazione del proprietario, oltre a enti pubblici e associazioni di volontariato.  

    Fanno eccezione, però, gli immobili in costruzione o quelli che hanno ottenuto il permesso di costruire dopo il 1° gennaio 2017. 

    In particolare, il bonus anti-barriere 75% spetta a: 

    - persone fisiche; 

    - enti pubblici e privati non commerciali; 

    - associazioni tra professionisti; 

    - società semplici; 

    - soggetti che conseguono il reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali). 


    L’importo della detrazione spettante viene calcolato su un ammontare non superiore a limiti predefiniti, tenendo conto del numero di unità familiari: 

    - 50 mila euro di spesa massima per edifici unifamiliari o unità immobiliari inseriti in contesti di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e presentino uno o più accessi autonomi all’esterno; 

    - 40 mila euro di spesa massima per ciascuna unità immobiliare presente in un edificio da due a otto unità; 

    - 30 mila euro di spesa massima per ciascuna unità immobiliare presente in un edificio con più di otto unità. 

    Come richiedere il bonus per le barriere architettoniche

    Ti informiamo che per richiedere il bonus per le barriere architettoniche è obbligatorio conservare le fatture e le ricevute delle spese sostenute per gli interventi effettuati, per poi indicarle in sede di compilazione della Dichiarazione dei Redditi nel modello 730, utilizzando il codice fiscale dell'impresa che ha effettuato gli interventi. 

    Infine, è obbligatorio presentare la comunicazione preventiva all'Agenzia delle Entrate entro 90 giorni dall'inizio dei lavori, utilizzando il modello F24 telematico. 

    Gli infissi Bussi Falegnameria rispondono ai criteri per accedere al bonus infissi legato alla rimozione delle barriere architettoniche e grazie agli incentivi previsti potrai risparmiare il 75% sulle spese, attraverso le detrazioni fiscali pluriennali

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